Ci sarebbe l’ombra del racket criminale, con il profilarsi di un tentativo di estorsione, dietro l’incendio che nella tarda serata di martedì scorso ha gravemente danneggiato un escavatore di proprietà di una ditta del Cosentino.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti non ci sarebbero dubbi per le forze dell’ordine, che stanno indagando sull’episodio, sulla natura dolosa del rogo. Nel mirino di mani al momento ancora ignote è finita la ditta “Calcestruzzi Veltri”, appaltatrice di un lavoro pubblico per conto del Comune di Borgia. Quando è stato dato alle fiamme, il mezzo si trovava parcheggiato in un terreno sito in località “Serbigora-Santo Pietro”, a Borgia centro, messo a disposizione, a titolo gratuito, dal proprietario dello stesso terreno per il ricovero dell’escavatore.
Un atto vile. È così che l'amministrazione comunale definisce il danneggiamento subito dalla ditta "Calcestruzzi Veltri", con l'incendio di un escavatore martedì scorso. Dai componenti dell'esecutivo, guidato dalla sindaca Elisabeth Sacco, arriva la ferma condanna dell'accaduto e l'invito rivolto all'imprenditoria sana ad andare avanti a testa alta.
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