Sono state tutte condannate le maestre dell'asilo comunale di Mileto finite sotto processo con l'accusa di aver vessato un bimbo, colpendolo ripetutamente a schiaffi e in diverse parti del corpo o tenendo nei suoi confronti atteggiamenti definiti prevaricatori. A distanza di otto anni dai fatti - poi sfociati nell'operazione "Don Rodrigo" dei carabinieri di Mileto e Vibo che denominarono l'inchiesta con il nome del personaggio utilizzato per impaurire il bambino con sindrome da ipervivacità (Adhd), all’epoca dei fatti di cinque anni - il giudice monocratico del Tribunale di Vibo Valentia, Marina Russo, dopo circa un'ora e mezza di camera di consiglio, ha emesso a carico delle imputate una sentenza di condanna andata oltre le richieste del pubblico ministero.
Nello specifico sono state condannate a 3 anni e 6 mesi Adriana Mangone (avv. Vincenzo Gennaro e avv. Giuseppe Rombolà), Francesca De Liguori Cimino (avv. Giovanni Marafioti), Elena Magliaro (avv. Tony Crudo) e Maria Teresa Spina (avv.Fortunato Giordano). Nei confronti delle maestre Mangone e De Liguori Cimino il pm aveva chiesto una condanna a due anni e 4 mesi, mentre di due anni era stata la richiesta avanzata per le insegnanti Magliaro e Spina.
Il Tribunale, inoltre, ha condannato a tre anni Maria Teresa Riso (avv. Nicola Riso) - anche per lei il pm aveva chiesto due anni - e analoga pena è stata inflitta ad Anna Maria Veneziani (avv. Gennaro) per la quale la richiesta del pubblico ministero era stata di un anno e 8 mesi. Tutte e sei le imputate sono state interdette per cinque anni dai pubblici uffici.
Una sentenza accolta con una certa soddisfazione dai genitori del bambino costituitisi parte civile e dall'avvocato Giuseppe Di Renzo che li rappresentava, anche in considerazione del fatto che a causa dei numerosi rinvii e cambi di giudice i reati contestati hanno rischiato di cadere in prescrizione.
Secondo quanto emerso dalle indagini – scattate a seguito di un filmato pervenuto in forma anonima ai carabinieri di Mileto – il bimbo sarebbe stato colpito ripetutamente a schiaffi in diverse parti del corpo e in qualche occasione rinchiuso, da qualche insegnante, in uno sgabuzzino al buio e impaurito con l’arrivo di un fantomatico “Don Rodrigo” che l’avrebbe punito per il suo comportamento indisciplinato.
Un “trattamento” che sarebbe stato riservato al bambino, affetto da problematiche psico-patologiche con disturbo da deficit di attenzione e iperattività, per un anno e cinque mesi.
In questo arco di tempo, secondo quanto rilevato dai carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia nel corso delle indagini, le maestre avrebbero vessato il piccolo, colpendolo ripetutamente a schiaffi in diverse parti del corpo o tenendo nei suoi confronti atteggiamenti prevaricatori e psicologicamente violenti. In alcune circostanze, infatti, il bambino sarebbe stato bloccato con la forza al fine di togliergli la tuta e impedirgli così di fare la lezione di calcio; sarebbe stato costretto a sedersi su di una sedia che era stata poco prima bagnata oppure sarebbe stato rinchiuso nel ripostiglio della scuola dell’infanzia e spaventato con l’arrivo di don Rodrigo.
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