Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lamezia Terme e il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine Forense di Lamezia Terme manifestano la solidarietà degli Avvocati lametini alla collega iraniana Nasrin Sotoudeh, condannata a 33 anni di carcere e a 148 frustate nella pubblica piazza.
"L’avvocato Nasrin Sotoudeh - ricordano - Premio Sakharov del Parlamento Europeo nel 2012, rea perchè impegnata da anni nella difesa dei diritti civili nel Paese, per il rispetto dei diritti umani, per la tutela delle donne e delle minoranze, viene così duramente e illegittimamente impedita nell’esercizio delle proprie funzioni e dei diritti e doveri professionali in dispregio ai diritti umani e ai principi sanciti dalle Nazioni Unite, che prevedono che le autorità pubbliche debbano assicurare agli Avvocati di poter svolgere i loro doveri professionali senza ostacolo, intimidazione, molestia o indebite interferenze".
"Purtroppo quello dell’avvocato Nasrin Sotoudeh non è un caso isolato atteso che sono molti, in vari paesi del mondo, gli Avvocati in pericolo per il solo fatto di ergersi a difesa dei diritti umani e fondamentali se pensiamo anche a quanto sta accadendo agli Avvocati turchi ed egiziani, ai quali è stata dedicata l’ultima 'Giornata internazionale degli Avvocati minacciati' celebratasi il 24 gennaio scorso. Pertanto, gli Avvocati lametini, nell’unirsi all’azione del Consiglio Nazionale Forense e dell’Organismo Congressuale Forense, che da subito hanno chiesto al governo iraniano la liberazione della collega Sotoudeh, ritenendo un dovere di tutti gli Avvocati difendere e garantire la libertà di esercizio della funzione difensiva, esprimono solidarietà all’avvocato, piena adesione al suo operato per il rispetto dei diritti civili ed umani, sdegno per le violazioni perpetrate in suo danno come cittadina iraniana e come professionista, preoccupazione per le sue attuali condizioni di vita e per quelle future ed invitano la Comunità Internazionale e le Autorità Nazionali a mobilitarsi e a intervenire con fermezza con le più opportune iniziative affinchè nei confronti della Avvocata Sotoudeh e dei cittadini iraniani venga applicata giustizia nel rispetto della normativa dei diritti umani e del diritto di difesa, auspicano che in ogni Paese del mondo vengano garantiti i diritti fondamentali dei cittadini e i diritti degli Avvocati ad esercitare le loro funzioni liberamente e che l’Avvocata Nasrin Sotoudeh venga rimessa in libertà e le sia consentito di esercitare senza pericolosi ostacoli la sua professione".
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