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Anziani maltrattati in un casa di riposo a Settingiano, 16 dipendenti indagati: due ai domiciliari

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Due persone agli arresti domiciliari e tre al divieto di dimora. È il bilancio dell’operazione "Ti fa stare bene", condotta dalla Guardia di Finanza di Catanzaro che ha eseguito un'ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal gip Francesca Pizii, nei confronti di cinque operatori socio-sanitari (Oss) in servizio nella residenza sanitaria assistenziale "San Francesco Hospital" di Settingiano.

Al centro della vicenda casi di maltrattamenti subiti da anziani ospiti della struttura. L’indagine è partita dopo le denunce presentate da familiari di persone ricoverate nella struttura.

Sono stati raggiunti dal provvedimento giudiziario Giuseppe Bonifacio, 46 anni, di Vallefiorita, e Antonio Rotella, 53 anni di Settingiano, entrambi agli arresti domiciliari; Antonino Massara, 53 anni, di Catanzaro; Luca Pilato, 37 anni, di Santa Caterina dello Ionio; Marco Rocca, 41 anni, di Settingiano, tutti sottoposti al divieto di dimora nel comune in cui ha sede la struttura residenziale.

Tutti gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di maltrattamenti aggravati dell'aver agito approfittando delle circostanze tali da ostacolare la privata difesa ed abusando delle relazioni di ospitalità correlate alla natura della struttura ed all'affidamento ad essa degli anziani da parte dei familiari.

I finanzieri hanno anche notificato undici avvisi di garanzia nei confronti di altrettante persone operanti nella struttura. Si tratta del direttore sanitario, di quattro infermieri professionali, di un'educatrice e di altri cinque operatori socio-sanitari, indagati a vario titolo per maltrattamenti, sequestro di persona e lesioni colpose. Le indagini sono state condotte anche con l'ausilio di intercettazioni ambientali audio-video e con l'esecuzione di perizie tecnico-specialistiche di professionisti del settore sanitario.

Attraverso le intercettazioni sarebbe emerso che all'interno della residenza sanitaria alcuni ospiti erano sottoposti a maltrattamenti fisici e psicologici: percosse, atti di violenza, insulti, molestie e minacce.

Sarebbero state riscontrate condotte di maltrattamenti e vessazioni fisiche anche nei momenti di sonno degli anziani, costretti a trascorrere intere giornate in un corridoio, adibito a sala comune al piano seminterrato della struttura, seduti sulle loro carrozzine o su sedie, dove si addormentavano con il capo reclinato sulla spalla o sul tavolo, l'uno accanto all'altro, costretti a rimanere immobili e non disturbare l'operatore di turno preposto alla loro sorveglianza.

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