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"Vicino a cosche Mancuso e Piromalli", confisca milionaria al re dei villaggi turistici in Calabria

Il residence Blue Paradise confiscato

Beni per un valore di 12 milioni di euro, tra i quali il «Baia Tropea Resort» di Parghelia (Vibo Valentia), sono stati confiscati dalla Polizia a Nicola Comerci, 72 anni, imprenditore, nato a Nicotera, attivo nella piana di Gioia Tauro ma con rilevanti interessi economici nelle province di Vibo Valentia, Bologna ed in tutto il Nord Italia.

Dagli anni Settanta in poi, Comerci avrebbe, secondo l’accusa, costruito un vasto patrimonio, soprattutto nel campo delle strutture ricettive, ristorazione e villaggi turistici, grazie all’appoggio fornito dalla potente cosca Piromalli di Gioia Tauro ed ai legami tra quest’ultima e quella dei Mancuso di Limbadi.

Diversi collaboratori di giustizia avrebbero confermato la contiguità dell’imprenditore con le cosche Mancuso e Piromalli, indicato anche come soggetto vicino ai clan dei De Stefano di Reggio Calabria e dei Tripodi di Vibo.

Il ruolo di Comerci emerse già nell’ambito di un procedimento instaurato dinanzi alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, volto ad accertare eventuali responsabilità penali relative alla produzione della fiction «Gente di mare» della Rai.

Il materiale offerto al vaglio del Tribunale avrebbe consentito di appurare che, in merito all’individuazione di una struttura alberghiera da utilizzare per la fiction, fu fatto espresso riferimento a Comerci, proprietario del villaggio «Blue Paradise» a Parghelia, come «delfino dei Piromalli». In quella occasione fu preferita la struttura di Comerci a un altro complesso alberghiero che aveva presentato un’offerta decisamente più competitiva. Ciò, secondo gli inquirenti, al fine di scongiurare «la possibilità che potesse scatenarsi una faida».

Le indagini evidenziarono il contemporaneo intervento di un esponente della cosca Mancuso che, per evitare problemi, intervenne su Comerci per far diminuire il prezzo richiesto. Rilevanti ai fini della confisca le indagini svolte nell’ambito del procedimento penale «Asmara», coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi, che hanno evidenziato i rapporti conflittuali tra la famiglia Comerci e i Condoluci, sfociati in una serie di aggressioni e attentati, perpetrati vicendevolmente fra i membri dei due nuclei familiari.

Il conflitto fu originato dall’acquisto, avvenuto nel 1980, da parte dell’imprenditore, di un terreno a Parghelia, in località Marina di Bordila, in comproprietà con uno dei Condoluci, per l’importo di 300.000.000 euro. A seguito di questa operazione imprenditoriale tra i due acquirenti erano sorti dei dissapori che avevano portato le parti a dividere la proprietà comune.

Sulla quota di pertinenza di Comerci sarebbe poi sorto il villaggio Blue Paradise, mentre sulla parte rimasta a Condoluci fu, successivamente, realizzato il complesso turistico «La Vela», attiguo al Blue Paradise. La separazione dei lotti, però, lasciò nodi irrisolti sfociati in atti intimidatori e attentati dinamitardi.

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