Omicidio, distruzione e soppressione di cadavere. Questi i reati per i quali la Procura di Vibo Valentia ha chiesto alla Corte d’Assise di Catanzaro la condanna a 21 anni di reclusione per Liberata Gallace, 53 anni, di Gerocarne, ed a 16 anni per Fiore D’Elia, 65 anni, pure lui di Gerocarne.
Entrambi sono accusati dell’omicidio di Giuseppe Cricri, ex candidato a sindaco del Comune di Dinami (Vibo Valentia) nelle amministrative del maggio 2013, e ritrovato carbonizzato nella sua auto il 22 ottobre 2013. Giuseppe Cricri risiedeva nella frazione Melicuccà del comune di Dinami e secondo l’accusa sarebbe stato eliminato per volontà di Liberata Gallace, con la quale aveva interrotto una relazione sentimentale.
Con l’aiuto di Fiore D’Elia, nuovo compagno della donna, la vittima sarebbe stata attirata in un luogo isolato con l’inganno e qui colpita a morte per poi essere caricato in auto e bruciato. I familiari della vittima sono assistiti quali parti civili dall’avvocato Giovanni Vecchio
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