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Preti indagati, i fedeli di Tropea difendono don De Luca: "Proverà la sua innocenza"

Don Nicola De Luca e Don Graziano Maccarone

La comunità parrocchiale della Chiesa del S. Rosario di Tropea esprime pubblicamente la propria affettuosa vicinanza e solidarietà al parroco don Nicola De Luca (indagato dalla Dda insieme al segretario del vescovo Graziano Maccarone perché ritenuto responsabile di tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose), e gli offre pieno sostegno e appoggio, riponendo fiducioso ottimismo sulla positiva risoluzione dei fatti contestatigli e appresi dalle notizie di cronaca.

La voce dei fedeli è univoca nel prendere le difese del sacerdote, coinvolto in una inchiesta con accuse pesantissime come tentata estorsione con l’aggravante mafiosa. La comunità sottolinea la ferrea convinzione circa l’assoluta innocenza dell’ecclesiastico, che viene definito anche “amico”.

Viene enfatizzato come la diffusione della notizia sulle ipotesi di reato faccia dimenticare la dedizione giornaliera dell’uomo verso le esigenze dei più deboli e dei dimenticati da tutti. Don Nicola, secondo la comunità del S. Rosario, ha profuso grande impegno nella formazione di adulti, giovani e bambini, con un occhio di riguardo al cammino formativo dei catechisti.

Fin dal primo anno del suo ministero nella parrocchia del S. Rosario il prete viene apprezzato per sviluppare una catechesi di tipo esperienziale, che attraverso il linguaggio del gioco e delle attività in genere coinvolge i più piccoli insieme alle loro famiglie.

«Un uomo buono e paziente - continuano i fedeli - che ha sempre avuto una parola di conforto per chiunque gli chiedesse aiuto, adoperandosi anche con atti di generosità e di carità verso tutti coloro che, a lui o alla comunità parrocchiale, si sono rivolti negli anni. Confidiamo pienamente nella giustizia, certi che il nostro parroco riuscirà a provare totalmente la sua innocenza: niente e nessuno potrà screditare ai nostri occhi la figura del nostro pastore».

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