L'ultima denuncia risale a circa un mese fa. Ma l'associazione “Amici del mare” porta avanti la sua battaglia da tantissimi anni convinta che le acque del litorale calabrese non siano contaminate solo dal cattivo funzionamento dei depuratori esistenti (molti obsoleti, altri inefficienti e sottodimensionati) ma soprattutto dagli scarichi abusivi che solcano tutta la costa calabrese compromettendo sia sul litorale jonico che quello tirrenico.
Secondo uno studio della stessa associazione, come scrive la Gazzetta del Sud in edicola, sarebbero oltre novanta le condotte fognarie che versano i loro liquami nelle acque cristalline dello Jonio e del Tirreno mettendo a rischio non solo la salute del mare con tutto quello che ne deriva, ma pure quella di migliaia e migliaia di turisti che ogni anno invadono le spiagge.
Nell'ultimo esposto depositato solo qualche settimana fa alla Procura della Repubblica di Catanzaro e alla sezione della Guardia Costiera di Soverato, Amici del mare, tramite il suo consulente tecnico e responsabile dell'associazione Alberto Massara, mette in evidenza la grave situazione ambientale sulle spiagge più belle del litorale jonico calabrese e in particolare su quella di Camina, Montauro e nel tratto tra Catanzaro e Soverato. L'associazione parla di veri e propri scarichi fognari che vengono attivati soprattutto nelle giornate in cui il moto ondoso del mare si ingrossa.
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