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"Multopoli" a Catanzaro, il caso torna davanti ai giudici della Corte dei conti

La Corte dei conti tornerà a occuparsi del caso “Multopoli”, dopo le sei condanne e le trentuno assoluzioni che la magistratura contabile aveva emesso nell'aprile scorso. Infatti alcune delle persone ritenute dai giudici responsabili di danno erariale hanno impugnato la sentenza per ottenere la completa assoluzione.

Non si hanno almeno per il momento notizie di una impugnazione da parte della Procura della Corte dei Conti, i termini scadranno tra 48 ore e non si esclude che l'appello venga depositato in extremis.

In primo grado i giudici avevano accolto solo parzialmente la richiesta risarcitoria avanzata dal procuratore regionale condannando il comandante della polizia municipale, Giuseppe Antonio Salerno, e il tenente colonnello Salvatore Tarantino (assolti per una seconda accusa), l'allora assessore comunale Massimo Lomonaco, gli agenti Luigi Sacco, Rocco Cristallo e Maria De Masi (questi ultimi tre assolti anche per un'altra accusa di danno erariale) al pagamento della somma complessiva di 2931,01 euro.

Completamente assolti erano stati invece il sindaco Sergio Abramo, il colonnello della Polizia municipale Amedeo Cardamone, gli allora consiglieri comunali Domenico Tallini e Carlo Nisticò, e gli agenti Rosario Alfieri, Domenico Amico, Adelina Angotti, Rosalba Canino, Sandro Cittadino, Maria Rosaria Corinno, Salvatore Cristofaro, Giuseppe Curcio, Carmelo Iacopino, Orlando Lagonia, Emilia Laureana, Massimo leone, Raffaele Loprete, Giovanni Agatino Mucari, Luigi Panzino, Paolo Prato, Umberto Raimondo, Saverio Rocca, Gianfranco Rotundo, Saverio Scozzafava, Luigi Simio Concolino, Carmine Timpone, Ivan Tucci e Maurizio Valente.

L'articolo completo nell'edizione odierna di Catanzaro della Gazzetta del Sud.

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