E' stato condannato a 30 anni di carcere Giuseppe Olivieri, 37 anni di Nicotera, reo-confesso dell’omicidio di Francesco Timpano, 45 anni di Comerconi di Limbadi, ucciso in spiaggia a Nicotera Marina lo scorso 12 agosto.
La sentenza è stata emessa nel pomeriggio di ieri dal gup del Tribunale di Vibo, Giulio De Gregorio, al termine del processo con rito abbreviato, scelta quella dell’imputato (difeso dall’avvocato Francesco Schimio) - per il quale il pm Ciro Luca Lotoro, oltre a chiedere il giudizio immediato ieri in aula ha chiesto l'ergastolo - che era stata accolta dal gup.
Giuseppe Olivieri, che si era costituito, ha confessato di aver sparato diversi colpi d’arma da fuoco contro Timpano, fatto di sangue le cui fasi erano state riprese dal sistema di videosorveglianza interna del lido “Il Gabbiano” di Nicotera Marina, evidenziando di aver utilizzato una pistola rinvenuta alcuni giorni prima in aperta campagna. Inoltre il 37enne avrebbe giustificato il proprio comportamento affermando di essere stato più volte minacciato di morte dalla vittima e di essersi sentito in pericolo nel momento in cui lo aveva incontrato all’interno de “Il Gabbiano”.
A distanza di circa un mese l'una dall'altra due pesanti condanne sono state inflitte ad altrettanti componenti della famiglia Olivieri. Giuseppe, infatti, è fratello di Francesco (detto Ciko) al quale è stato inflitto l’ergastolo per il duplice omicidio a Nicotera e il tentato omicidio a Limbadi compiuto un mese prima del delitto che ha invece visto protagonista il fratello Giuseppe. Ciko, nei giorni scorsi, si è reso responsabile del tentato omicidio di un detenuto nel carcere di Lecce, merntre nel periodo trascorso a Barcellona Pozzo di Gotto ha provocato, assieme a un altro ristretto originario della provincia di Reggio Calabria, un incendio che ha causato l'intossicazione di guardie penitenziarie e personale sanitario.
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