La garanzia di un salvacondotto era assicurata fino all'1 settembre ma non si è atteso neppure il sopraggiungere di quella data che l'emergenza rifiuti in tutta la provincia catanzarese è esplosa con la precisione chirurgica di un orologio svizzero.
Da martedì scorso, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, le porte della discarica crotonese, l'unica ancora attiva in tutta la Calabria, sono sbarrate e per gli impianti di trattamento dei rifiuti è iniziato il lungo calvario che ha portato nel breve volgere di qualche giorno alla saturazione delle vasche.
Da ieri, e a cascata, anche l'impianto di trattamento dei rifiuti di Alli ha iniziato a respingere i carichi in ingresso e la prospettiva che si dispiega ora all'orizzonte è quella poco attraente di veder accumularsi i rifiuti non raccolti per le strade nell'ultimo scorcio di estate.
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