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'Ndrangheta a Piscopio, per Natale kalashnikov in legno per un bimbo di 5 anni

Un kalashnikov per regalo. Il micidiale fucile mitragliatore, intagliato e riprodotto nel legno con agghiacciante realismo, come dono, presumibilmente da mettere sotto l’albero di Natale, per un bimbo di pochi anni.

A ritrovarsi il “modellino” a grandezza naturale tra le mani sono stati i carabinieri di Vibo nel corso delle perquisizioni scattate ieri nell’ambito dell’esecuzione di sei misure cautelari a Piscopio, per l’omicidio di Salvatore Battaglia, di 21 anni e il ferimento di Giovanni Zuliani, di 23 (quest’ultimo destinatario di uno dei provvedimenti).

Il ritrovamento del kalashnikov in legno - ricostruisce la Gazzetta del Sud in edicola - descrive la complessità della situazione a Piscopio, dove è attiva una delle locali di ’ndrangheta tra le più attive e agguerrite del Vibonese.

Non a caso, nel corso della conferenza stampa, è stato ricordato quanto in più occasioni evidenziato dal procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, ovvero che il 99 per cento dei bambini nati nelle famiglie di ’ndrangheta è destinato a diventare un “soldato” dei clan. «Ecco perché si sta cercando di togliere la patria potestà ai genitori conclamati mafiosi e mandare i minori lontano dalle famiglie». In passato sempre a Piscopio per il suo 16esimo compleanno un giovane ricevette una pistola 7,65.

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