I numeri sono da brividi: in Calabria ci sono 145 infrastrutture, fra ponti e viadotti, senza un proprietario o un gestore identificato. Non bastasse, molte di queste strutture sono prive di controlli. Senza contare che diverse infrastrutture finite sotto la lente d’ingrandimento dell’Anas, che ha portato a termine un censimento dei ponti che incrociano la rete gestita dall’azienda pubblica, avrebbero bisogno di manutenzione e interventi di restyling.
Il guaio è che le cose non vanno molto meglio nemmeno per i ponti e i viadotti che hanno una proprietà certa.
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