L'impiego della «triplice cintura di contenzione» per tenere Maurizio Manica «bloccato» nel letto della sua stanza «non era giustificato da presupposti clinici, circostanziali ed emergenziali». Lo mette nero su bianco il sostituto procuratore di Crotone, Ines Bellesi, che ha chiuso l'attività investigativa sulla morte del paziente 61enne, trovato senza vita la mattina del 19 giugno 2019 nella clinica privata “Casa Giardino” di Cotronei nella quale era ricoverato.
L'avviso di conclusione indagini è stato notificato a sei persone, tra medici, infermieri e operatore socio sanitario della struttura.
L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro.
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