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Catanzaro, presunti favori sessuali da un'avvocatessa: Petrini «a processo immediato»

Marco Petrini e Maria Tassone

La Dda di Salerno ha chiesto il giudizio immediato per l’ex presidente di sezione della Corte d’Appello di Catanzaro, Marco Petrini, anche per il capo di imputazione relativo alla corruzione in atti giudiziari in cambio di prestazioni sessuali.

La Procura campana - riporta la Gazzetta del Sud u edicola - invece procederà separatamente per Maria, detta Marzia Tassone, legale catanzarese iscritta al foro di Locri, raggiunta anche lei nel gennaio scorso da una misura cautelare degli arresti domiciliari poi annullata dal Riesame che non ha ritenuto sussistente la gravità indiziaria.

Il Tribunale di Salerno ha fissato il giudizio immediato per Petrini il 19 ottobre. Secondo le accuse contenute nell’ordinanza che a gennaio portò Petrini in carcere e l’avvocatessa Tassone ai domiciliari «per favorire la professionista nei processi penali nei quali aveva assunto la difesa», il giudice Petrini «riceveva indebitamente da quest'ultima, per l'esercizio dei poteri correlati alle sue funzioni e, in almeno tre occasioni, per porre in essere atti contrari ai doveri del suo ufficio, utilità consistite in prestazioni sessuali, di cui almeno due documentate nel corso delle investigazioni».

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