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Paravati, soppressione della Fondazione di Natuzza: chiesto un rinvio

Si prospetta un nuovo rinvio della trattazione, prevista per il due agosto prossimo, da parte del Vaticano in merito al ricorso sulla soppressione canonica della Fondazione voluta della Serva di Dio Natuzza Evolo, morta il primo novembre del 2009 all'età di 85 anni e di cui è in corso attualmente il processo di beatificazione. È di questi giorni, infatti, la richiesta, da parte dell'ente morale di Paravati, alla Congregazione per il Clero, presieduta dal cardinale Beniamino Stella, di una nuova proroga con il chiaro intento di concedere ulteriore tempo alla trattativa in corso a livello romano e non solo, su mediazione del cardinale Agostino Vallini (tra i rappresentanti della Curia romana più vicini a Papa Francesco) per trovare, dopo anni di dissidi e di divisioni che hanno lasciato il segno, un' intesa intorno alle modiche dello statuto e, in particolare, sulla collocazione da dare al testamento spirituale di Mamma Natuzza nell'ordinamento della Fondazione, nonché sulle norme da adottare per la cura e la gestione del santuario mariano.

Un'opera di fede, tra le più belle d'Italia, che a causa dello scontro in atto tra la Fondazione e la Diocesi continua a non essere ancora aperto al culto. L'istanza - secondo quanto si è potuto apprendere nelle ultime ore - è stata prodotta su mandato del Consiglio d'amministrazione dell'ente morale di Paravati, dall'avvocato Alessia Gullo (esperta di diritto canonico) che sta seguendo passo dopo passo presso la Curia vaticana l'iter del ricorso.

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