Il tempo scorre e aumenta l'ansia di mamma Abigail e nonna Marcela, sempre più preoccupate di cosa ne sarà a settembre della loro Jacqueline. La sua situazione clinica si è oramai stabilizzata e l'ospedale che la ospita non può più farsene carico. Prosegue, in tal senso, la ricerca di una casa adeguata alle sue necessità, altrimenti sarà trasferita in una struttura fuori meridione. I problemi però sono tanti perché se inizialmente nessuno era propenso a voler affittare immobili per via dello stato in cui versa la bimba, qualcuno ora ha fatto un passo indietro, ma la richiesta è troppo esosa rispetto alle finanze a disposizione della famiglia che confidava in un aiuto del Comune. Però dagli accertamenti eseguiti, nessuna casa popolare sembra essere disponibile. La notizia è giunta direttamente dall'assessore Cinzia Lo Bianco, che ha altresì convocato Abigail venerdì in Comune, per fare il punto della situazione.
Intanto, è stata aperta una raccolta fondi “una casa per Jacqueline” per poter sostenere la famiglia. «Siamo disperate - racconta nonna Marcela - e speriamo che nell'incontro in Comune succeda qualcosa; mia figlia è distrutta ma io non posso permettermi di cedere e ancora spero in un miracolo. E voglio ringraziare la Gazzetta del sud ed il dottor Rodolfo Gualtieri per la vicinanza; nonché tutta la gente che ha preso a cuore la nostra piccolina». Sono tante le spese da affrontare e, in casa ci sono altri due minori e non mancano i problemi.
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