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11 settembre, Monterosso Calabro ricorda la sua "cittadina" Ann Judge Campana

Gli attentati terroristici dell’11 settembre 2001, che sconvolsero gli Stati Uniti e il mondo intero, segnarono anche Monterosso Calabro. Sul Boeing 757, che andò a schiantarsi contro il Pentagono, viaggiava Ann Judge Campana, cittadina onoraria di Monterosso. Esponente della National Geographic, Ann Judge Campana fu la promotrice -insieme con Gale Cleere, membro del governo USA-, dei flussi turistici americani nel piccolo borgo angitolano, che da ventisette anni coinvolgono folte comitive.

Era il 1993 quando un gruppo di studenti statunitensi, guidato da Judge Campana e da Cleere, era in gita in Sicilia e Calabria per seguire il progetto “Marco Polo”, il quale prevedeva la visita dei principali centri storici del Mediterraneo. Su invito del tour operator monterossino Antonio Parisi, Judge Campana e Cleere visitarono Monterosso: il centro storico del paese colpì molto le due americane, tanto da indurle, successivamente, a portare nel borgo gruppi turistici sempre più numerosi.

L’apporto culturale delle ripetute visite d’oltreoceano fu considerevole: per tale motivo, l’amministrazione comunale dell’epoca conferì ad Ann Judge Campana e a Gale Cleere la cittadinanza onoraria. A seguito della tragedia dell’11 settembre 2001, Monterosso intese ricordare Judge Campana e il marito Joe Fregusson (altro assiduo frequentatore del borgo, deceduto nella medesima circostanza) con una solenne cerimonia, presieduta dal vescovo, monsignor Domenico Tarcisio Cortese, e presenziata dai sindaci del vibonese e dalle autorità militari statunitensi in servizio presso la sezione N.A.T.O. di Napoli. Inoltre, la “Familia de Rubro Monte”, prestigiosa associazione locale, istituì una borsa di studio intitolata proprio a Judge Campana che ogni anno porta negli Usa gli studenti monterossini più meritevoli.

Gale Cleere temette che la scomparsa di Ann Judge Campana potesse allentare il legame con il paese: onde evitare ciò, Cleere e altri statunitensi (circa venti in tutto) acquistarono casa a Monterosso. Ad oggi gli americani trascorrono lunghi periodi nel borgo e si adoperano per valorizzare il centro storico: da ultimo, ad esempio, hanno contribuito alla prima fase del restauro dell’antica torre “Capana”.

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