«Non possiamo vederci, mi dispiace! Sono in una camera d'albergo con i poliziotti davanti alla porta. Ora temo veramente per la mia vita». Michele Tramontana, testimone di giustizia di Rombiolo, parla al telefonino ma la sua voce è tremante, è quella di un uomo che ha paura, perché solo da pochi giorni è sfuggito ad un vero e proprio agguato. Ignoti gli hanno sparato un colpo di fucile caricato a pallettoni che hanno centrato lo sportello lato guida della sua Audi A5. «Cosa dire... forse sono vivo per miracolo. Solo quando ho visto i fori sullo sportello della mia auto ho capito che potevo morire».
Un messaggio forte, di quelli che non lasciano spazio a nessun equivoco, un segnale per dire «ora attento a quello che fai ma, soprattutto, a quello che dici...». E chi ha ordinato l'agguato sapeva benissimo che venerdì prossimo Michele Tramontana dovrà presentarsi nuovamente in aula a Vibo per testimoniare nel processo ai suoi aguzzini che fece arrestare nel 2007.
L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione della Calabria
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia