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Tentata estorsione nel centro di Vibo, tre imputati condannati dal Gup

Parti offese due imprenditori di Arena che hanno denunciato le pressioni subite

Il Tribunale di Catanzaro sede dell'ufficio Gip-Gup

Un “fiore” per «gli amici di Vibo» era stato chiesto a due imprenditori di Arena, impegnati in alcuni lavori nel capoluogo, ma anziché il “fiore” per gli amici di Vibo i protagonisti di una tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso, hanno ricevuto una condanna. Al termine del processo con rito abbreviato – svoltosi davanti al gup distrettuale Antonio Battaglia – infatti, sono stati condannati i tre imputati coinvolti tra febbraio e ottobre del 2019 nell’operazione ‘Mbasciata condotta dai carabinieri con il coordinamento della Dda. In particolare a quattro anni di reclusione, più il pagamento di 4mila euro di multa, è stato condannato Domenico Franzone, (alias Chianozzo) 64 anni di Vibo, mentre 3 anni e 8 mesi, oltre a una multa di 4mila euro, sono stati inflitti a Emilio Pisano, 52 anni, originario di Arena ma residente a Gerocarne. Infine 3 anni e 4 mesi, più il pagamento di 3mila euro di multa, è stata la pena emessa dal gup distrettuale a carico di Vincenzo Puntoriero, 67 anni, originario di Rosarno, residente da tempo a Vibo ma domiciliato a Pizzo.

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