Il weekend è scattato e, al netto di colpi di scena che non sembrano probabili, eventuali mosse per sbrogliare l’intricata matassa del Sant’Anna Hospital sono rinviate alla prossima settimana. L’attenzione però non cala e la mobilitazione per salvare la clinica cardiochirurgica del capoluogo di regione prosegue. I dipendenti non mollano, il management resta operativo e il presidio messo a punto con il sostegno dell’Unione sindacale di base non si scioglie. Sarebbe come arrendersi d’altronde, ma questo non è il momento della resa. Già lunedì, in effetti, scatterà la cassa integrazione per 240 dipendenti e in clinica ci sono pochissimi pazienti. Lo spettro della fine si fa dunque sempre più concreto tant’è che ieri mattina una delegazione di dipendenti ha incontrato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Ad alzare le barricate anti-chiusura anche pazienti ed ex degenti che pur di salvare una struttura che ha consegnato loro le chiavi di una seconda vita hanno messo in piedi una rete social senza precedenti.
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