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Estorsione mafiosa per riavere soldi indietro, a processo due preti a Vibo

Avrebbero costretto, con violenza o minaccia, una persona del Vibonese alla quale avevano prestato del denaro. Uno è il segretario particolare del vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea

Don Nicola De Luca e Don Graziano Maccarone

Il gup distrettuale di Catanzaro ha rinviato a giudizio dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia due sacerdoti del Vibonese per il reato di tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose. I due sacerdoti che andranno a processo, in accoglimento di una richiesta della Dda di Catanzaro, sono Graziano Maccarone, 43 anni, segretario particolare del vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, e Nicola De Luca, 42 anni, di Rombiolo, reggente della Chiesa Madonna del Rosario di Tropea. Secondo l’accusa avrebbero costretto, con violenza o minaccia, una persona del Vibonese alla quale avevano prestato del denaro, a restituire loro quasi novemila euro. Il prelato Graziano Maccarone è anche accusato di aver inviato in due mesi oltre tremila messaggi a sfondo sessuale alla figlia disabile del debitore evocando poi l’intervento del clan Mancuso di Limbadi (Vv), fra i più potenti dell’intera 'ndrangheta, in caso di mancata restituzione del denaro. Le contestazioni coprono un arco temporale che va da dicembre 2012 a marzo 2013.

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