La Statale 18 resta chiusa tra Vibo e le frazioni marine. I massi pericolanti ed un movimento franoso tutt’altro che secondario, incombono sulla popolazione. I disagi sono evidenti a due settimane dalla decisione di bloccare la circolazione.
Intanto sulla vicenda la Procura della Repubblica ha deciso di aprire un fascicolo. Esiste dunque un’indagine in corso per accertare eventuali responsabilità, ma soprattutto per impedire che si possa verificare un disastro simile a quello del 3 luglio 2006. Nei giorni scorsi la task force del Nucleo Ambiente della Procura – su delega del procuratore Camillo Falvo – ha effettuato un sopralluogo lungo l’ex tracciato delle Ferrovie Calabro-Lucane, delineando un quadro della situazione che è ora al vaglio del procuratore.
Sul progetto esistente già dal 2016 intanto il Comune, per l’esattezza il dirigente del settore Lavori Pubblici Domenico Libero Scuglia, ha deciso di mettere più di qualche puntino sulle “i” puntando l’indice «sulle gravi criticità riscontrate nell’esame della pratica che hanno comportato un drastico rallentamento dell’inizio dei lavori».
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