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Salme profanate al cimitero di Tropea, la Procura deposita verbali

Udienza davanti al Tribunale del riesame per i tre indagati di Tropea uno dei quali starebbe collaborando con gli inquirenti

Udienza ieri davanti al Tribunale del riesame di Catanzaro per i tre indagati coinvolti nell’inchiesta di Procura e Guardia di finanza sul cimitero di Tropea. Violazione di sepolcro, distruzione di cadavere e incendio abusivo di rifiuti, nonché associazione per delinquere (ma per questo reato il gip non ha concesso l’arresto), le accuse mosse nei confronti di Francesco Trecate, 62 anni, custode del cimitero (avv. Sandro D’Agostino e avv. Giuseppe Di Renzo) del figlio Salvatore, di 38 anni (avv. Di Renzo) – entrambi con precedenti di polizia e rispettivamente zio e cugino di un assessore comunale – e di Roberto Contartese, 53 anni (avv. Francesco Arena e avv. Francesco Muscia), incensurato, tutti di Tropea.

Nel corso dell’udienza la Procura – a rappresentare la pubblica accusa è stato il procuratore Camillo Falvo – ha depositato atti e lo stesso hanno fatto le difese dei tre indagati. In particolare il procuratore Falvo ha versato dichiarazioni sulle quali viene mantenuto il massimo e più stretto riserbo.

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