Sono quattromila 786 i beni immobili confiscati in Calabria dal 1982 ad oggi alle cosche della ’ndrangheta. Il 60 per cento sono stati destinati dall’Agenzia nazionale per le finalità istituzionali e sociali, il 40 per cento rimangono ancora da destinare. La provincia di Vibo Valentia con 243 beni confiscati risulta quella con il maggiore numero da destinare. Sono 497, invece, le aziende confiscate; di queste il 41 per cento è stato destinato alla vendita o alla liquidazione, all’affitto o alla gestione da parte di cooperative formate da lavoratori delle stesse; il 59 per cento, invece, è ancora in gestione dell’Agenzia nazionale.
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