Si conclude con una sentenza di condanna a 30 anni di reclusione nei confronti Peppino Daponte il processo con rito abbreviato per l’omicidio di Pietro Bucchino, avvenuto a Lamezia quasi 18 anni fa. Il gip distrettuale Filippo Aragona ha dunque accolto in pieno la richiesta che era stata avanzata dalla Dda – rappresentata in aula dal sostituto procuratore Pasquale Mandolfino – nell’udienza dello scorso 9 dicembre a cui si erano associate tutte le parti civili costituite nel procedimento. L’omicidio era rimasto impunito fino alla svolta avvenuta nel giugno del 2018, a oltre 15 anni di distanza dal delitto, quando la Procura antimafia del capoluogo ha formulato l’accusa di omicidio aggravato dalle modalità mafiose nei confronti del 62enne lametino all’epoca già in carcere perché coinvolto nell’operazione “Andromeda”. Bucchino fu ucciso la notte del 10 ottobre 2003 in contrada Cerasolo, nel quartiere Sambiase, quando aveva 32 anni.
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