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Lamezia, l’ordinanza di sgombero accende la protesta dei rom

Il Comune ha dato un ultimatum di 7 giorni agli occupanti di un alloggio Aterp

La protesta davanti al Municipio di Lamezia Terme

Solo sette giorni per lasciare l’abitazione di contrada Carrà/Marchese così come disposto dall’ordinanza pubblicata sull’albo pretorio. Se le disposizioni comunali non saranno rispettate l’ente procederà allo sgombero dell’immobile con l’intervento della forza pubblica e col trasporto in un’altra struttura di proprietà comunale degli eventuali beni materiali che saranno rinvenuti all’interno dei locali abitativi. Ad aver ricevuto l’avviso di sgombero è una delle famiglie rom che occupano gli alloggi Aterp di contrada Carrà/Marchese in via Degli Uliveti; una vicenda contorta che va avanti da anni e che non è stata mai legalmente risolta. Le case popolari in questione sono oggetto di un intervento di edilizia residenziale pubblica grazie ad un finanziamento regionale. Uno di questi alloggi, ancora rustico e quindi senza servizi, è stato occupato abusivamente. Da ciò la decisione dei commissari prefettizi di procedere allo sgombero visto che l’abitazione non ha i requisiti per essere abitabile, per essere fruita come una normale casa con tutti i servizi annessi: acqua, luce, gas e quant’altro. Inoltre l’ente è intenzionato a rientrare in possesso del bene occupato abusivamente perché facente parte del patrimonio comunale. La presa di posizione dei commissari ha fatto insorgere la famiglia che occupa la casa: protesta sostenuta anche da altri nuclei familiari di etnia rom.

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