Ancora una volta il Tribunale della Libertà affronterà la vicenda giudiziaria di Giancarlo Pittelli. I suoi difensori, gli avvocati Salvatore Staiano e Guido Contestabile, hanno presentato un nuovo ricorso per chiedere l’annullamento degli arresti domiciliari dopo che il 29 aprile scorso i giudici del maxi processo Scott Rinascita avevano rigettato l’istanza. Per il collegio infatti non sarebbero «emersi elementi nuovi che giustifichino una revoca o una sostituzione della misura». Ora toccherà ai giudici del Tdl che discuteranno il caso nell’udienza del 10 giugno. Nel loro ricorso gli avvocati Staiano e Contestabile evidenziano lo stato di salute sempre più preoccupante dell’ex parlamentare di Forza Italia. I legali spiegano che ormai Pittelli «non può fare l’avvocato ed è bruciato mediaticamente» in questo modo appare impossibile a loro parere reiterare i reati di cui è accusato. «Pittelli - scrivono - non è un pericolo per la società, ma solo per se stesso». Gli avvocati invitano il collegio a comprendere, «anche tramite perito», «la gravità delle sue condizioni e la non prorogabilità di questo regime carcerario che lo tortura dentro ogni giorno di più». Il rischio, concludono Staiano e Contestabile, è che si confonda «lo status di imputato con quello di condannato».
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