La Corte di Cassazione conferma il ruolo di Pancrazio Opipari nell’inchiesta Farmabusiness coordinata dalla Dda di Catanzaro e che ha svelato l’infiltrazione del clan Grande Aracri nel settore farmaceutico. Il 45enne è accusato di aver fatto parte del clan dei gaglianesi oltre che di di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, porto di esplosivi e tentata estorsione tutti reati aggravati dal metodo mafioso. Dopo che il Tribunale del Riesame ha confermato la custodia in carcere, la difesa aveva proposto ricorso contestando, tra le altre cose, l’appartenenza al clan dei Gaglianesi, in quanto quel clan era stato disarticolato da venti anni. Per i giudici della Cassazione però il Tribunale ha fondato la gravità indiziaria in ordine alla partecipazione di Opipari al sodalizio criminale su «una serie di conversazioni intercettate, dalle quali ha non illogicamente desunto l'intraneità dell'Opipari, in grado di parlare di dinamiche del clan, di episodi implicanti la conoscenza dei relativi vertici, di progetti criminosi, senza che tale valutazione sia stata sottoposta a puntali censure».
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