Come la fabbrica di San Pietro. Un cantiere infinito la nuova (si fa per dire) sede giudiziaria di via Lacquari dove ieri si è svolto un’ennesimo sopralluogo da parte del funzionario Giuseppe Nasso e di tecnici inviati dal ministero della Giustizia che si farà carico degli interventi di manutenzione straordinaria dell’edificio. Un passaggio fondamentale alla ripresa dei lavori del terzo lotto bloccata dalle criticità strutturali del tetto, delle controsoffittature e degli infissi. Basti pensare che al piano terra dell’edificio, l’unico a essere “praticabile” le udienze si svolgono in un locale dove è impossibile aprire anche una sola finestra. Insomma un bel po’ di lavori senza i quali praticamente sarebbe inutile proseguire con il completamento dell’opera che – in base a quanto emerso anche nel corso di ispezioni precedenti – non ha un tetto, in quanto la copertura è rappresentata da mattonelle poggiate sul polistirolo.
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