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Peculato e corruzione a Catanzaro: chiesto il processo per Parente, Pisano e Gironda

La Procura insiste nelle accuse ai tre esponenti del centrodestra che devono rispondere di peculato e corruzione nell’inchiesta Corvo

Claudio Parente

Il 18 novembre compariranno davanti al gup Alfredo Ferraro l’ex consigliere regionale di Forza Italia Claudio Parente e i due consiglieri comunali di maggioranza Giuseppe Pisano e Francesco Gironda, entrambi eletti nel civico consesso nella lista “Officina del Sud”, il movimento fondato proprio da Parente.

Il procuratore capo Nicola Gratteri, l’aggiunto Giancarlo Novelli e il sostituto Graziella Viscomi hanno firmato la richiesta di rinvio a giudizio per i tre politici coinvolti nell’inchiesta “Corvo” condotta dalla Guardia di Finanza. Gli inquirenti hanno ribadito le accuse di peculato per Parente e di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio per Pisano e Gironda. L’indagine ha al centro la convenzione firmata tra l’amministrazione comunale e la “Vivere Insieme” società fondata da Parente e di cui il politico, nonostante le dimissioni, avrebbe mantenuto secondo l’accusa la gestione e il controllo.

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