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Crotone: truffa alla Cesare Pozzo, chiesto a due indagati un maxi-risarcimento

Crotone, coinvolti i vertici aziendali

Scatta la richiesta di risarcimento danni per 15 milioni di euro nei confronti dell’ex presidente della “Cesare Pozzo”, Armando Messineo (72 anni, di Reggio Calabria), e dell’ex direttore generale, Ferdinando Matera (56, Catanzaro), imputati insieme ad altri 4 imprenditori (3 calabresi e un francese) nell’ambito del procedimento scaturito dall’inchiesta della Procura di Milano, che ipotizza una maxi truffa da 15 milioni di euro messa a segno, tra il 2017 e 2021, ai danni della società di mutuo soccorso attiva nel settore della mutualità sanitaria integrativa.
A decidere l'azione di responsabilità è stato il Consiglio di amministrazione della “Cesare Pozzo” (parte civile nell'udienza preliminare in corso), che ha stabilito di rivalersi pure verso gli ex componenti del collegio sindacale per omessa vigilanza e del Cda, in quanto avrebbero autorizzato «compensi configurabili come distribuzione indiretta di utili, vietata dallo statuto sociale e dalla vigente normativa sugli enti del Terzo settore». «L’esercizio dell’azione di responsabilità – ha commentato il presidente della società, Andrea Giuseppe Tiberti – è uno strumento concreto per rientrare in possesso di quanto indebitamente sottratto al solido patrimonio della Mutua sanitaria “Cesare Pozzo”».

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