Occhi ancora puntati sul caso Caminia. Dopo la demolizione delle prime villette etichettate dal Comune come abusive, terminata ad agosto, si procede con lo sgombero dei mobili dalle altre abitazioni sequestrate nell’operazione della Procura della Repubblica a dicembre del 2020. L’ordine di nuove demolizioni è ritardato dai ricorsi degli occupanti, che rimangono in attesa della determinazione chiesta ai giudici sulla natura del terreno su cui i manufatti sono stati edificati. Una perizia di parte sarebbe pronta a dimostrare che la natura del terreno non sia demaniale, ma comunale, in un elemento che potrebbe, secondo i ricorrenti, mutare lo stato di cose.
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