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Guardie mediche del Vibonese, veto dei sindaci

La carenza di sanitari ha indotto l’Azienda sanitaria a razionalizzare le postazioni

L’accorpamento delle Guardie mediche è stato momentaneamente congelato. Risolutiva la Conferenza dei sindaci che ha respinto all’unanimità il piano proposto dall’Azienda sanitaria provinciale, nel corso dell’assemblea, tenutasi nel pomeriggio di ieri, nell’aula di palazzo “Luigi Razza”. Il commissario dell’Asp Maria Pompea Bernardi non ha trovato sponda – come era facilmente immaginabile – in alcuno dei primi cittadini e l’operazione, almeno momentaneamente, è saltata. Nulla di fatto, insomma. Ed in tempo di nomine imminenti alla Regione non sarebbe potuta andare diversamente. Possono respirare, almeno per il momento, i comuni interessati, specie quelli dell’entroterra, ma non solo. Fermato, dunque, l’accorpamento di Stefanaconi con Sant’Onofrio, Monterosso con Polia, Mongiana con Fabrizia, Simbario con Serra, Zambrone con Zungri, Caroniti con Spilinga. Resta invariata pure la situazione a Vibo e Vibo Marina. Nel capoluogo, l’idea dell’Asp era quella di ridurre da due a una unità i medici sul territorio. Più avanti si vedrà.

 

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