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Mare inquinato a Vibo, sistema depurativo sotto osservazione

Per fermare le irregolarità avviata la mappatura delle ditte che gestiscono gli impianti

Sistema depurativo calabrese all’anno zero. Tanti i soldi pubblici investiti per vedere diversi tratti di mare sporchi che in estate fanno scappare migliaia di turisti. Di fronte a questo allarme tutte le istituzioni calabresi hanno risposto presente alla chiamata dell’associazione ambientalista “Pineta mare insieme” che attraverso la sua portavoce Anna Rosa ha denunciato il grave stato di inquinamento, da reflui fognari e industriali, in cui si trova il mare vibonese, soprattutto, nella stagione estiva.

Il periodo dell’anno in cui gli impianti di depurazione, quasi tutti sottodimensionati, vengono messi a dura prova dalla presenza sul litorale costiero di centinaia di migliaia di vacanzieri provenienti da ogni parte del mondo.

All’appello dell’associazione hanno risposto il governatore della Calabria Roberto Occhiuto, la sottosegretaria al Sud Dalila Nesci, i procuratori della Repubblica di Vibo Valentia e Lamezia Terme Camillo Falvo e Salvatore Curcio, il comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Marina Massimiliano Pignatale, il direttore generale dell’Arpacal Mimmo Pappaterra, una folta rappresentanza di sindaci e uno dei massimi esperti di inquinamento marino Silvio Greco.

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