Tre i colpi che hanno raggiunto Giuseppe De Masi (al capo e al torace), uno dei quali lungo la mortale traettoria ha provocato lesioni interne gravissime, tanto da causare il decesso del 39enne di Soriano. È quanto, tra l’altro, emerso ieri pomeriggio nel corso dell’autopsia eseguita sul corpo della vittima dal medico legale Isabella Aquila, dell’Istituto di Medicina legale dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, dopo il conferimento dell’incarico da parte del procuratore di Vibo, Camillo Falvo. Proprio nell’Istituto universitario, dove la salma era stata subito trasportata, infatti, è stato eseguito l’esame e non, come in un primo momento riportato, nell’obitorio dell’ospedale Jazzolino di Vibo. Certo è che chi ha puntato la pistola contro Giuseppe De Masi, da distanza ravvicinata e ha premuto il dito sul grilletto, considerate le parti del corpo interessate, l’ha fatto con il chiaro intento di uccidere. Resta, però, da capire il motivo di un’azione di morte condotta in modo così plateale.
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