Sospesi dal servizio e dalla relativa retribuzione. È la sorte toccata dal 1° gennaio a sei medici dell’Azienda sanitaria provinciale che non si sono sottoposti alla vaccinazione anti-Covid obbligatoria per gli operatori sanitari. La decisione del direttore generale Ilario Lazzaro è stata presa sulla scorta della sospensione disposta dall’Ordine provinciale dei medici e avrà efficacia fino alla comunicazione da parte dei diretti interessati “del completamento del ciclo vaccinale primario, ovvero della somministrazione della dose di richiamo e, comunque, non oltre il termine di sei mesi a decorrere dal 15 dicembre 2021”. Si tratta di medici della continuità assistenziale ma anche del Servizio di emergenza urgenza 118, che ora si trovano a non poter lavorare per via “dell’inadempimento dell’obbligo vaccinale, ove applicabile con riguardo alla dose di richiamo”.
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