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Guasto rete idrica nei comuni delle Serre, termina la “guerra” tra Brognaturo e Serra San Bruno

È bastato un guasto alla rete idrica della Sorical, che ha interrotto l’erogazione dell’acqua in alcuni centri delle Serre, perché riaffiorassero le antiche rivalità tra i cittadini di Brognaturo e quelli della vicina Serra San Bruno. A dare il via a quella che è stata definita la “guerra dell’acqua” è stata la neo sindaca di Brognaturo Rossana Tassone la quale proprio in concomitanza con l’interruzione dell’erogazione dell’acqua ha emesso un’ordinanza con la quale ha  disposto “il divieto assoluto dell’uso delle fontane pubbliche, situate sul marciapiede adiacente il fiume Ancinale, ai non residenti”. Il divieto viene ufficialmente motivato  "dall’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo della variante Omicron dell’epidemia e l’incremento notevole dei casi nei paesi limitrofi e sul territorio nazionale e regionale”. Ma ai serresi, molti dei quali usufruiscono delle fontanelle site nella piazza principale del paese per fare incetta del prezioso liquido, non è piaciuta la decisione della sindaca, ritenuta del tutto inopportuna e pretestuosa. A parere di molti, infatti, non è altro che una escamotage per levarsi dai piedi quei fastidiosi avventori, provenienti per lo più dai paesi vicini, che in ogni ora del giorno e della notte, fanno ressa davanti le fontanelle del paese per rifornirsi d’acqua.

Le responsabilità

La colpa , secondo alcuni, è delle amministrazioni comunali serresi che si sono succedute nel tempo, le quali non sono state in grado di dotare il centro abitato di qualche fontanella pubblica di acqua buona alla quale poter approvigionarsi. E sì che Serra San Bruno è un paese montano che naviga sull’acqua nel senso che vi sono sorgenti d’acqua potabile un po’ dappertutto. Quando, poi, la vicina Brognaturo è alimentata da una generosa sorgente, sita nelle vicinanze del centro abitato, tre allegre fontanelle,  ecco che decine di serresi si sono precipitate sul posto a fare i quotidiani rifornimenti. Da allora i locali hanno mal sopportato quell’insolita affluenza che tiene sistematicamente occupate le loro fontanelle, costringendoli a sottostare a lunghi ed estenuanti turni. Per la verità tra serresi e brognaturesi non è corso mai buon sangue e ciò fin dai tempi del poeta mastro Bruno Pelaggi, quando quest’ultimo, per motivi suoi personali e forse anche a ragion veduta, si mise a criticare i brognaturesi, mettendoli alla berlina a causa della recita di una commedia in piazza che per ragioni tecniche non era ben riuscita. All’ordinanza della sindaca, ritenuta offensiva, qualche serrese ha risposto sui social con la poesia del poeta: “…Mu sonanu la brogna./ Pi chissu su adattati/mu mangiano patati/ e curungiedi./ Qualche altro non ha esitato di tirar fuori l’antico appellativo di “gigantari”, che significa ‘fabbricatori di sagome di giganti da far ballare per le strade. In questi giorni, però, molti sono andati anche sul pesante e non hanno esitato a pubblicare sui social vignette che tentano di mettere sul ridicolo l’ordinanza della sindaca.  “Sindaca il popolo vuole l’acqua” o “ Aiutateci a casa nostra” -si legge in una di queste, invitando i brognaturesi ad essere loro a portare l’acqua ai serresi. Più esilarante il post della scena “datemi acqua gassata’ del film di Aldo, Giovanni e Giacomo. Di certo la “guerra dell’acqua” non è destinata a finire qui. Nei prossimi giorni la serie dei battibecchi è destinata a coprirsi di enigmatici risvolti: Riusciranno i brognaturesi a tenere i serresi lontani dalle loro fontanelle?

Il cambio di rotta

La sindaca Tassone, dopo la reazione dei cittadini di Serra San Bruno, ha corretto il tiro pubblicando,oggi, un nuovo provvedimento all'interno del quale permette l'approviggionamento di acqua a tutti i cittadini per un massimo di 50 litri

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