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Cani aggressivi e pericolosi, torna la psicosi nel Basso Ionio

Il caso della 71enne azzannata dal suo meticcio a Gasperina riporta alla mente la tragedia di Satriano

Alcuni cani del branco assassino che ha ucciso a Satriano la giovane soveratese Simona Cavallaro

Un’altra donna, 71enne di Gasperina, proprio come la giovane soveratese Simona Cavallaro, è rimasta tradita dalla fiducia riposta nel migliore amico dell’uomo, il cane. Per fortuna, al contrario di quanto avvenuto la scorsa estate nella pineta di Satriano, in questo caso l’epilogo è stato meno tragico. L’anziana è viva, anche se ferita gravemente dal proprio animale, un meticcio che nel tardo pomeriggio di venerdì l’ha azzannata improvvisamente. Ad attaccare questa volta non sono stati cani randagi né animali da guardiania come accadde ad agosto dello scorso anno, ma il proprio “cucciolo” che la signora aveva cresciuto con il marito da oltre 10 anni.

Marito, la cui pronta reazione in questo spaventoso episodio si è rivelata determinante perché ha salvato la vita della consorte, strappandola alle grinfie della bestia rimasta uccisa. Eppure la sensazione di smarrimento che aleggia nella comunità del comprensorio di Soverato è la stessa di quella volta; e i commenti della gente a poche ore da quest’ultimo incidente rievocano proprio la tragedia di Satriano. Si teme che possa nuovamente alimentarsi quella psicosi che si manifestò dopo la morte della povera ragazza; una paura che vide il proliferare di fenomeni di ingiustificato allarmismo.

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