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Uccise il cugino per gelosia a Sorianello: confermati i 16 anni di carcere per Gaetano Muller

I fatti risalgono all'aprile del 2018. La Cassazione ha confermato la sentenza di secondo grado

Gaetano Muller

Sorianello, omicidio di Bruno Lazzaro: la Cassazione conferma la sentenza di secondo grado che aveva escluso la premeditazione. Confermata la condanna a 16 anni di reclusione nei confronti di Gaetano Muller, reo confesso e all’epoca dei fatti appena maggiorenne, che il 4 marzo del 2018 colpì il Lazzaro con un fendente mortale all’addome, al culmine di una lite dovuta a ragioni sentimentali legate a una relazione con una ragazza del luogo contesa tra i due.

In primo grado, il Muller, in sede di giudizio abbreviato, era stato condannato a 30 anni di reclusione dal Gip di Vibo Valentia, che aveva ritenuto la sussistenza della premeditazione, pena poi ridotta a 16 anni dalla Corte d’Assise di Appello di Catanzaro che non aveva invece ravvisato i presupposti di tale aggravante.

La sentenza era stata impugnata dalla Procura Generale, che nel ricorso aveva ripercorso le fasi precedenti il delitto, le cui risultanze, a suo avviso, dimostravano come lo stesso fosse stato premeditato, ma la Corte di Cassazione (nel cui giudizio il Muller è stato assistito dall’avv. Francesco Lojacono), ha ritenuto infondate le relative argomentazioni, confermando la sentenza di secondo grado, rigettando anche il ricorso della difesa che aveva sostenuto trattarsi di delitto preterintenzionale.

Parti civili sono i genitori di Bruno Lazzaro e la sorella, rappresentati dall'avv. Nazareno La Tassa e dall'avv. Marcello Scarmato, nei confronti delle quali sono state riconosciute le spese civili.

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