Sciopero della scuola lunedì 30 maggio. Ad aderire alla protesta i sindacati Flc Cgil Calabria, Cisl federazione scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal, Fgu Gilda Unams. I rispettivi rappresentanti locali hanno tenuto una conferenza stampa ieri pomeriggio in un hotel di Sant’Eufemia Lamezia per spiegare le ragioni della manifestazione, pensata proprio alla fine dell’anno scolastico. L’obiettivo è quello di bloccare il nuovo decreto del governo Draghi, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il primo maggio scorso, che riguarda le nuove disposizioni «in materia di reclutamento e formazione degli insegnanti».
Per Mimmo Denaro (Flc Cgil) «l’esecutivo nazionale e il ministro della Pubblica istruzione, dopo due anni di pandemia, non hanno contezza di quanto ha fatto realmente e subìto il mondo della scuola in questo periodo di grave criticità». Pino Cavallo (Cisl Scuola) ha sentenziato: «Il ministro dell’Istruzione ormai va a ruota libera e chi ci rimette siamo sempre noi, corpo docente che non abbiamo certo stipendi europei ma ormai siamo l’ultima ruota del carro».
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