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Catanzaro, nuovo contratto dei medici del “118”: rimangono ancora scoperti due anni

L’accordo stralcio varato a fine maggio disciplina indennità e compiti aggiuntivi. Da fine 2019 ad oggi i sanitari non hanno ricevuto integrazioni

Ci sarà il nuovo accordo stralcio regionale al centro della riunione che martedì vedrà i medici convenzionati del Seu 118 al fine di valutare le novità del documento varato la settimana scorsa dal commissario ad acta Roberto Occhiuto. Si tratta di un provvedimento che incide in particolare sulla retribuzione dei medici, che negli ultimi anni era stata falcidiata dal sostanziale “taglio” dell’indennità oraria per le prestazioni aggiuntive; una riduzione che in realtà è stata valida solo per l’Asp di Catanzaro (e Crotone), mentre nelle altre parti della regione l’indennità è stata regolarmente corrisposta.
Proprio questo aspetto è stato al centro di una lunga vertenza con l’Azienda sanitaria provinciale che è arrivata anche a chiedere la restituzione delle indennità erogate negli ultimi dieci anni; vicenda poi finita davanti al giudice del lavoro e di fatto “neutralizzata” da alcune sentenze che hanno fatto leva sul provvedimento normativo inserito nella legge di conversione del decreto Ristori, che ha sancito la non ripetibilità delle somme erogate ai medici fino al 31 dicembre 2020. Il nuovo accordo stralcio interviene, dunque, in una materia potenzialmente esplosiva, i cui strascichi durati anni hanno acuito tensioni e avrebbero anche spinto alcuni sanitari, di fronte a una retribuzione sensibilmente decurtata, a lasciare il Seu 118.

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