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Cantina sociale, Speranza contrattacca: “Altro che affare. Da Mascaro solo bugie”

L’ex primo cittadino risponde punto per punto al suo successore. Per la commissione d’accesso antimafia andava venduta a 3,6 milioni

Il Comune «non ha fatto un affare». È questo uno dei fatti «certi e incontestabili» che l’ex sindaco Gianni Speranza mette in fila ribattendo alle dichiarazioni del suo successore Paolo Mascaro. L’ex cantina sociale di Sambiase è stata comprata nel 2009 proprio dall’amministrazione Speranza «ad un prezzo conveniente» (650mila euro) ed è stata venduta «per scelta e volontà dell’attuale sindaco».
Speranza ricorda che l’immobile fu acquistato «proprio perché tutto il Consiglio comunale voleva impedire che diventasse un supermercato o un'attività commerciale», cosa che invece potrebbe accadere ora. «L'obiettivo - prosegue l’ex sindaco - era di lavorare per valorizzarla come sede stabile della fiera, come museo, come luogo di animazione culturale e sociale della comunità».
«Se i consiglieri comunali di allora avessero sentito le parole dell’attuale sindaco Mascaro e del consigliere comunale progettista del nuovo supermercato Gallo («ammasso di ferraglia» da eliminare) si sarebbero ribellati - osserva Speranza - e avrebbero mandato a casa il sindaco (tutti indistintamente: opposizione e maggioranza; specialmente quelli originari di Sambiase). Ma erano altri tempi». Oggi, invece, sono «pochi quelli che rompono il silenzio» e «si è voluto evitare un dibattito pubblico e trasparente su questo problema».

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