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La 'ndrangheta nel Vibonese e la "Locale di Piscopio": eseguite 12 misure NOMI

Il tribunale di Vibo

Oggi la Polizia di Stato ha dato esecuzione al provvedimento applicativo di misura cautelare, adottato in data 13.7.2022 dal Tribunale di Vibo Valentia su richiesta della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di dodici imputati (5 in carcere, per gli altri 7 obbligo di presentazione alla p.g.), dopo il deposito della motivazione della sentenza di primo grado del processo "Rimpiazzo", non definitiva, con la quali i predetti imputati venivano condannati, rispettivamente, per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, ovvero per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravato dal metodo mafioso.

Nomi

In carcere: Domenico D'Angelo, di 59 anni; Giuseppe D'Angelo, 48 anni; Francesco Felice, di 29 anni; Benito La Bella, 34 anni e Angelo David, di 39 anni. Tutti di Piscopio frazione di Vibo Valentia.

L'obbligo di presentazione alla Pg invece è stato applicato nei confronti di: Nazzareno Pannace, di 33 anni; Francesco Popillo, 37 anni; Giuseppe Lo Giudice, 43 anni; Michele Rinaldo Emilio Staropoli, 65 anni; Pierluigi Sorrentino, 30 anni; Ippolito Andrea Fortuna, 62 anni e Michele Silvano Mazzeo, 51 anni.

Si tratta degli esiti del processo che ha avuto ad oggetto la contestazione associativa relativa all’articolazione ‘ndranghetistica denominata “Locale di Piscopio” - operante sul territorio delle frazioni vibonesi di Piscopio, Longobardi e Bivona, Vibo marina e Porto Salvo, nonché la contestazione associativa relativa al sodalizio finalizzato al traffico di sostanza stupefacente, e i reati ad esse connessi.

 

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