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Vaiolo delle scimmie, Torti (Catanzaro): “Attenzione, ma no ad allarmismi”

Pochi casi sospetti e nessuno confermato

«Attenzione massima, ma niente allarmismi». Sul vaiolo delle scimmie Carlo Torti ha il quadro più completo possibile. È professore ordinario di Malattie infettive e tropicali dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e coordina la specifica task force istituita dalla Regione Calabria una settimana fa: «In Calabria ci sono meno di una decina di casi sospetti e zero casi confermati».
Cos’è un caso sospetto? Un paziente che presenta eruzioni cutanee acute (il 95% delle volte), soprattutto sugli organi genitali, ma anche mal di testa, febbre, stanchezza, dolori muscolari, aumento di volume dei linfonodi: «Il caso diventa probabile non quando ci sono spiegazioni alternative banali, ma quando è sospetto e ha link epidemiologici come l’esposizione ravvicinata, il contatto sessuale con una persona con lesioni cutanee, partner sessuali multipli o anonimi nei 21 giorni precedenti la comparsa dei sintomi perché il periodo di incubazione è appunto di tre settimane. Il caso diventa certo quando il tampone dimostra la presenza del virus».

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