Continua a puntare i riflettori sul Vibonese il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra. Già nel mese scorso aveva invocato l’invio di una Commissione di accesso al Comune di Tropea «per accertare eventuali infiltrazioni mafiose nella vita dell’ente», ora tira nuovamente per la giacchetta il prefetto di Vibo, Roberta Lulli, richiamando l’attenzione sui lavori di riqualificazione del porto turistico.
«Lo studio di fattibilità tecnico-economica del progetto di riqualificazione del porto di Tropea – scrive Morra su Facebook – è stato redatto da un dipendente comunale che nei giorni scorsi è stato sospeso dal servizio nel Comune di Soriano (di recente sciolto per infiltrazioni mafiose) per la durata di sei mesi, così come voluto dal Ministro dell’Interno e comunicato alla Prefettura di Vibo Valentia il 20 luglio scorso». La domanda rivolta dal presidente dell’Antimafia è dunque retorica: «Se si opera per conto del Comune di Soriano si viene sospesi per sei mesi a seguito dello scioglimento degli organi elettivi dell’ente per infiltrazioni mafiose, mentre se in un recente passato la stessa persona, quale dipendente del Comune di Tropea, si è occupata della redazione del progetto di riqualificazione del Porto è invece tutto a posto?».
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