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Povertà, a Vibo tenuta sociale a rischio

La crisi energetica e l’aumento dei prezzi incidono pesantemente sulla già fragile economia del territorio

La povertà energetica rappresenta un’emergenza sempre più pressante e pone il rischio di aggravare il disagio sociale, economico e abitativo di famiglie e individui. La difficoltà a sostenere il costo delle utenze domestiche si aggiunge a quella di dover limitare l’acquisto di beni alimentari. Si tratta, secondo le parrocchie e le associazioni del Terzo settore, di una situazione esplosiva che da qui a qualche mese potrebbe trascinare sempre più individui o nuclei familiari in uno stato di povertà estrema, fino al rischio, per chi paga l’affitto di casa, di finire per strada.
E con stipendi e pensioni fermi da anni basta poco per varcare la soglia che porta al conclamato disagio economico. «Le richieste di aiuto sul territorio – spiega don Antonio Pilegi, responsabile della Caritas diocesana – sono aumentate del 30 per cento circa, ma ci aspettiamo il boom nel corso dei mesi invernali. Basta poco per varcare la soglia della povertà e i recenti aumenti dei prezzi, soprattutto di spese obbligate come le bollette, rischiano di dare una spinta decisiva. Ormai la corrente elettrica – aggiunge don Pilegi – è da considerarsi necessaria, così come il gas. Sono bisogni primari dei quali non si può fare a meno, per cui si spera che il Governo intervenga per arginare questa deriva».

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