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Lamezia, compravendita dell’ex cantina sociale di Sambiase: “Non c’è stata speculazione”

Parla l’amministratore delegato della società A.C. 1931 di Crotone. L’immobile acquistato per costruire un albergo e degli appartamenti. Durante il Covid venduto a una catena di supermercati siciliana

«La A. C. 1931 srl ha acquistato a gennaio del 2020 l’ex cantina sociale di Sambiase per realizzarvi un albergo e degli appartamenti. Purtroppo l’arrivo della pandemia da Covid 19 ha imposto all’azienda, che si occupa prevalentemente della gestione di alberghi, un cambio di strategia, sottoscrivendo un preliminare di vendita con primaria catena di supermercati». Così Armando Curto, amministratore della società A.C. 1931 Srl di Crotone che nel 2020 ha acquistato l’ex cantina sociale di via Sant’Umile da Bisignano; con queste dichiarazioni Curto risponde agli attacchi di partiti, movimenti e associazioni che due giorni fa hanno tenuto una conferenza stampa pubblica definendo la compravendita dell’immobile una «vicenda non certamente lineare». Pd Lamezia; Lamezia Bene Comune; Movimento 5 Stelle; Rifondazione Comunista; Amalia Bruni per il gruppo misto in consiglio regionale; la sezione lametina di Italia Nostra e di Confesercenti; i consiglieri comunali Rosario Piccioni e Aquila Villella in un documento congiunto hanno palesemente accusato l’ente comunale e la A.C. 1931 Srl di aver speculato sull’operazione di compravendita dell’ex cantina, dunque non perseguendo gli interessi del Comune trattandosi di un bene pubblico. Ciò in quanto l’immobile è stato venduto per 1,2 milioni di euro mentre la commissione d’accesso antimafia lo aveva stimato 3,6 milioni. Successivamente la società crotonese ha rivenduto l’immobile ad un’altra società siciliana della grande distribuzione per 3,6 milioni di euro.

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