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Ospedale Vibo, turni a “pagamento”

La carenza di personale manda in tilt la struttura e l’unica soluzione continuano ad essere le prestazioni aggiuntive

Pochi medici disponibili, con turni di lavoro difficili, che non sempre riescono a trovare la giusta e doverosa copertura, carichi troppo pesanti, e pazienti costretti a sostare per ore, se non giornate intere, prima di essere visitati ed eventualmente essere ricoverati nei reparti: al Pronto soccorso del nosocomio vibonese, ormai da mesi al centro di una vera e propria crisi, non solo organizzativa, le criticità e le tante difficoltà continuano ad esserci.
Una vera e propria situazione d’allarme, che solo la scorsa settimana aveva spinto le tre sigle sindacali di categoria dei medici, la Fp Cgil, la Cisl Fp e la Uil Fpl, a lanciare quello che sembrava un vero e proprio ultimatum ultimatum alla dirigenza dell’Asp vibonese: «Le scriventi organizzazioni sindacali – scrivevano – denunciano la grave situazione riguardante la carenze di personale medico operante al pronto soccorso, in particolare in quello dell’ospedale di Vibo, dove sono rimasti otto medici, di cui due in malattia e uno con limitazioni. Il carico di lavoro a cui sono costretti a sopperire e l’intensità li espone al rischio di errore clinico, con conseguenti tensioni, e i malati a ovvi rischi per la loro salute. Nonostante l’iniziativa presa a garantire i turni, evidentemente questa misura non è sufficiente per cui bisogna e si rende necessario adottare altre misure urgenti e straordinarie in attesa di una risoluzione strutturale».

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