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'Ndrangheta a Vibo, Ruperti: "Essere mafiosi non conviene". Toti: "Criminali senza scrupolo con omicidi sotto gli occhi di bambini" VIDEO

Un'azione congiunta, che ha portato all'esecuzione di 14 misure cautelari. Le forze dell'ordine, polizia e carabinieri, hanno dato vita, sotto il coordinamento della Dda di Catanzaro, un nuovo importante scacco alla criminalità organizzata del Vibonese (in particolar modo ai clan dei Piscopisani, Tripodi di Porto Salvo e Mancuso di Limbadi).

A soffermarsi sull'operazione, il questore di Vibo Valentia, Rodolfo Ruperti: "Una perfetta divisione di compiti e sinergia tra le forze dell'ordine. Soggetti appartenenti a due diverse consorterie criminali che hanno insanguinato la provincia di Vibo a cavallo della prima decade del 2000. Oggi si chiude forse un cerchio su tutta una serie di gravi fatti di sangue. Ciò che emerge oggi è che essere mafiosi non conviene, dobbiamo continuare ad investigare e mantenere le antenne dritte. Le forze dell'ordine in questo territorio hanno dato sempre delle risposte di presenza, presenza che ci sentiamo di assicurare anche in futuro sia sui fenomeni mafiosi, sia su altri fenomeni che riguardano altri aspetti della criminalità nel territorio".

Luca Toti, comandante provinciale dei carabinieri: "Tantissimo è stato fatto, ma c'è ancora molto da fare. Abbiamo lavorato in perfetta sinergia con la polizia di Stato. Si tratta di sodalizi criminosi che non si sono fatti scrupolo di impiegare personale straniero con omicidi avvenuti davanti a dei bambini e con delle persone barbaramente uccise". Sull'omicidio Stanganello: "Ne viene denunciata la scomparsa nell'agosto 2008, era un soggetto conosciuto dalle forze dell'ordine e stava lasciando Vibo Valentia. E' stato tratto in inganno dai Piscopisani ed è stato giustiziato in un posto ancora a noi sconosciuto". Un'operazione avvenuta ad un mese dal voto (a Vibo ci sono le elezioni amministrative): "Siamo lontani dalle competizione elettorali, ma il nostro lavoro è quello di assicurare ai cittadini e ai competitori politici che il clima sia quanto più possibile sereno, sicuro e tutelato dalla nostra presenza"

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